Il Presidente chiede agli Enti di settore il miglioramento delle condizioni di utilizzo degli spazi aerei per i voli VRF 

Pubblicato il 01/11/2025


Un tavolo che riveda e aggiorni le normative che regolano l'ingresso al volo VFR (Visual Flight Rules, cioè a vista) nelle infrastrutture dello spazio aereo nazionale, ad oggi gravemente compromesso da condizioni a volte eccessivamente restrittive, pregiudicando in modo significativo l’accessibilità in particolare con un’aviazione generale e sportiva". Con una lettera inviata alcuni giorni fa a Enac, Enav e Aeronautica militare, l'avvocato Stefano Arcifa, presidente dell'Aero Club d'Italia ha chiesto l’apertura di un tavolo di confronto per  "l'elaborazione di soluzioni normative più proporzionate", che garantiscano "al contempo la sicurezza del volo e l'aviazione generale e sportiva", ad oggi regolata da "condizioni operative che in molti casi si rivelano inutilmente limitanti". 

Nel panorama europeo, continua la lettera del presidente, "lo spazio aereo italiano risulta il più difficoltoso", e il confronto con gli altri Paesi è  "francamente imbarazzante". 

Una fruibilità più adeguata dello spazio aereo, che si allinei all'evoluzione tecnologica e all'aumento del traffico, "aprirebbe scenari di crescita per l'intero comparto". A beneficiarne potrebbe essere in primo luogo il turismo. Sono infatti molti i voli turistici che, provenienti dal Nord Europa, intendono raggiungere il Sud e “preferiscono dirottare verso la Francia/Spagna e Croazia/Grecia anche per le condizioni di complessità della quasi totalità dello spazio aereo italiano”.

Ripensare le regole, inoltre, consentirebbe di “valorizzare e far crescere gli aeroporti territoriali”, al momento essi infatti non sono facilmente fruibili e raggiungibili.  

Il presidente richiede dunque un "ripensamento strutturale dello spazio aereo, volto a garantire accessibilità per tutti gli utenti, anche quelli operanti secondo le regole VFR".

Arcifa si augura che la richiesta venga condivisa “dando vita ad un processo riformatore che allinei la nostra Nazione al contesto internazionale, a beneficio del prezioso distretto dell'aviazione civile”.