Pubblicato il 09/07/2017
Più di settemila chilometri percorsi con due aeroplani monomotore, quattro giorni per un totale di venti ore di volo per raggiungere la meta, tra soste intermedie di rifornimento e condizioni meteo non sempre favorevoli per portare l’Abruzzo fuori dai suoi confini, nel cuore dell’Europa.
“Noi siamo partiti con due aerei e sei persone a bordo – ha raccontato il presidente dell’Aero Club Pescara, Cristiano D’Ortenzio – siamo partiti domenica 11 giugno, l’obiettivo era raggiungere nel più breve tempo possibile Capo Nord, raggiunto dopo 48 ore di navigazione. Abbiamo volato per circa 20 ore, 10 ore al giorno. La missione, al di là di qualche stop meteo, è andata benissimo, è stata una grande esperienza sia nell’aviazione aerea che urbana. Ma soprattutto abbiamo dimostrato che Pescara è baricetrica rispetto all’Europa e che nel giro di due giorni possiamo raggiungere i punti più estremi o farci raggiungere, e questo è stato l’obietivo principale. Abbiamo dimostrato che l’Aeroturismo è una raltà”. Gli aeroplani usati per la trasvolata sono due Piper Pa 28, I-BONU e I-SPIN. I piloti: Cristiano D’Ortenzio, Giuseppe Mansi, Gabriele Scorrano, Stefano Verna, Matteo Perazzini, Nicola Caccavo.